Tre bambine vivono in una piccola capanna di fango tra le montagne dello Yunnan. La madre ha deciso di andarsene e chi si occupa di loro è il nonno e il padre, per le vacanze.
Le piccole vivono un’estrema solitudine. Si occupano dei campi, degli animali, si preparano da mangiare. La più grande funge da “capofamiglia” e insegna alle altre due le piccole faccende per sopravvivere. “San zi mei” (“Tre sorelle”), incluso nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia, mostra una povera famiglia, un padre con tre figlie, la loro vita quotidiana.
“Parla del rapporto tra loro”, dichiara Wang Bing, regista di “The Ditch”, nato nel 1967 presso Shaanxi e diplomato in Fotografia cinematografica presso l’Accademia di Pechino.
“Il film racconta di come sono stati capaci di adattarsi alla miseria per sopravvivere, di come i bambini crescano comunque anche con il nulla, di come le cose più insignificanti possano diventare ostacoli insuperabili per loro.
Quando quattro anni fa incontrai questa famiglia, mi commossi davanti alla difficilissima situazione in cui le bambine erano cresciute. Per questo motivo ho voluto dare una testimonianza della povera vita dei contadini oggi in Cina”.
Il film, sostenuto da Fuori Orario, dura 153 minuti ed è stato girato, volutamente, da una troupe ridotta, affinchè la macchina da presa possa avvinarsi il più possibile al mondo dei bambini, così ingenuo ma anche così delicato da preservare.
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