Scritta nel 1750, La bottega del caffè tratta un tema di grandissima attualità: la passione per il gioco d’azzardo, passione che spesso porta alla rovina. E il gioco d’azzardo è una febbre che divora, lascia poco spazio alla vita vera e ai rapporti interpersonali che si sporcano di menzogne e di condotte disoneste.

Nella versione che va in scena al Teatro Leonardo di Milano per l’adattamento e la regia di Valeria Cavalli, l’azione, che nella commedia originale si svolge in un campiello veneziano, è trasportata in una specie di Las Vegas decadente in cui si respira un’aria di degrado, un luogo in cui si muove con disinvoltura il pettegolo Don Marzio che si insinua nelle vite degli altri creando scompiglio. In un’atmosfera fumosa e torbida, si snodano le vicende dei protagonisti dal saggio Ridolfo alla volitiva Vittoria, dallo spietato Pandolfo alla determinata Placida, dalla bella  Lisaura al furbo Trappola ma soprattutto di Eugenio e Flaminio persi nella loro ossessione per il gioco e nella vana speranza che la fortuna finalmente guardi dalla loro parte. In scena, come è tradizione teatrale di Quelli di Grock, un gruppo di versatili e brillanti attori diretti dalla ormai collaudata e storica coppia Cavalli-Intropido che hanno trasformato l’opera goldoniana in una “commedia in musica” grazie anche al sapiente tocco di Gipo Gurrado, compositore e musicista, e alla fantasia dei costumi creati da Anna Bertolotti.

<<Ancora una volta Goldoni – spiega la regista – Goldoni l’abile tessitore di commedie divertenti e leggere in cui i personaggi si muovono con disinvoltura come in una danza. Eppure in tutte le sue opere c’è sempre qualche nota amara, qualche malcelata spietatezza e soprattutto una parte nascosta, più scura come le acque della laguna. Abbiamo voluto scrostare la patina più frivola per dare alla Bottega goldoniana i colori e l’aspetto di un circo in disfacimento nel quale ognuno pare esibirsi nel proprio stantio numero. Il vizio, il gioco, l’azzardo, il pettegolezzo e la menzogna corrodono, come la ruggine, le vite dei protagonisti e il lieto fine che ci consegna Goldoni non è altro che l’ennesima messa in scena che serve a ricomporre ciò che, immaginiamo, di lì a poco sarà nuovamente sovvertito. La nostra Bottega del Caffè è come sempre un carnevale di colori, di musica, uno sberleffo alle pochezze umane, un gioco che coinvolge e travolge il pubblico di ogni età>>. In scena: Gaetano Callegaro, Pietro De Pascalis, Jacopo Fracasso, Cristina Liparoto, Andrea Robbiano, Roberta Rovelli, Simone Severgnini, Daniele Turconi, Debora Virello.

Gloria Bondi
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