Sei giovani attori in scena. Una trama in cui le battute e i colpi di scena di avvicendano  senza un istante di tregua. Adrenalina, musica e risate. Susanna Baccari e Claudio Orlandini portano in scena al Teatro Leonardo di Milano Il Barbiere di Siviglia in chiave Pop/Rock, con le musiche di Gipo Gurrado e Lucio Sagone.

Lo spettacolo, in puro stile Quelli di Grock, racconta la celeberrima storia del conte d’Almaviva che si innamora della bella Rosina e la insegue per la Spagna. Ma Rosina è prigioniera di Bartolo, il suo tutore, che trama per sposarla in gran segreto e contro la sua volontà. In aiuto del conte, interverrà Figaro, erede di una lunga tradizione di servi audaci, scaltri e irriverenti, che aiuterà il giovane a gabbare il gelosissimo Bartolo e a coronare il suo sogno d’amore.

Baccari e Orlandini hanno rivisitato l’originale di Pierre-Augustin Caron De Beaumarchais con molta ironia, trovando il giusto equilibrio tra il rispetto di un grande testo classico e l’obiettivo di portare in scena un’opera assolutamente contemporanea, accattivante, divertente.

Una parte molto importante nella riuscita dell’opera la giocano  ovviamente le musiche, che si ispirano all’originale saccheggiando il contemporaneo, dai Depeche Mode a Fabrizio De Andrè. <<Occuparsi delle musiche per una produzione teatrale de Il barbiere di Siviglia è come dover scrivere una melodia su un testo che dice “quando sei qui con me…” – scrive l’autore Gipo Gurrado – Ovviamente non si può. Bisogna solo sedersi, mettere sul lettore CD (meglio se si ha un bel vinile) la Sinfonia in Mi maggiore di apertura dell’opera e farsi trascinare dall’inventiva di Rossini. Questo è stato il punto di inizio da cui siamo partiti, io e il batterista Lucio Sagone, per cercare di parafrasare quell’energia musicale così dirompente già nel 1816 in qualcosa di ascoltabile oggi e soprattutto di funzionale alla messa in scena di Susanna Baccari e Claudio Orlandini>>.

Tutti gli artisti in scena sono straordinari, dotati non solo di grande energia, ma anche di sapienza e mestiere. Dal primo all’ultimo minuto recitano, danzano e cantano strappando applausi e risate. Bravi tutti: Fabrizio Bianchi, Matteo De Blasio, Paola Galassi, Isabella Perego, Lidia Piraino e  Daniele Turconi. Una menzione speciale alle scene e ai costumi  di Maria Chiara Vitali che regalano atmosfere suggestive a cavallo tra il gotico e il rock, ma si lasciano felicemente sdrammatizzare dall’irriverente ironia dei personaggi.

Da vedere.

Fino al 31 gennaio.

Gloria Bondi
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