La poetessa dei Navigli, Alda Merini, rivive sul palcoscenico del teatro dei Navigli, il Libero, nel sesto anniversario della sua scomparsa. “Senza filtro” è lo spettacolo a lei dedicato scritto da Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda e da quest’ultima interpretato per la regia dello stesso Visconti al Teatro Libero di Milano.

1 novembre. È “la notte dopo”.

L’ultimo appuntamento per chiudere una storia, per mettere un finale a un libro di appunti scritti giorno per giorno, attimo per attimo, battito per battito. Pagine che in un istante volano via.

Il luogo dell’appuntamento: il Bar Charlie, sui Navigli di Milano, dove l’Alda passa giornate a scrivere, parlare, ridere, incontrare, fumare, consumare la sua voglia di stringere in mano una vita troppo spesso lontana dal mondo.

I protagonisti: un angelo custode e “l’Alda”.

Ma oggi è “dopo”. È tutto vuoto al bar. Nemmeno un caffè.

Dove sono finiti il Pier, la Ginetta, il Renato, il Giancarlo, dov’è l’Alda?

Eppure sembra ancora di sentirle quelle voci e di rivederle quelle facce, facce in bilico, facce incompiute, facce di anime amanti di un amore senza filtro, che non si protegge dalla vita, di un amore vietato, perché troppo amore ti cambia, ti rende diverso, ti rende pericoloso.. e allora meglio rinchiuderli quelli così, meglio rinchiuderli dentro una casa, dentro un ruolo, dentro una corsia di manicomio, dentro un bar.

Due sedie, una macchina da scrivere, un finale da trovare. Ora. L’epilogo del libro di una vita e l’Alda non c’è.. o forse aspetta che il suo custode, quello strano clown che non capisce bene come funziona la vita, impari a fumare..

Fantasmi, angeli, uomini… oggi la terra sembra non essere mai stata tanto vicina al cielo.

E quella musica del Charlie.. sembra quasi di sentirla ancora. Lo spettacolo vuole servire da ponte per andare a conoscere il “dietro le pagine” di Alda Merini, il suo straordinario e inarrestabile amore per la vita in tutte le sue tinte. Raccontiamo Alda Merini così come ce l’hanno raccontata gli angeli custodi della sua memoria, gli amici di vita che l’hanno conosciuta e accompagnata negli anni: Arnoldo Mosca Mondadori, Alberto Casiraghi, Giuliano Grittini, Giuseppe d’Ambrosio Angelillo e tutti coloro che sui Navigli di Milano l’hanno incontrata giorno dopo giorno e non hanno più voluto né saputo dimenticarla.

Lo spettacolo è un inno alla vita e all’amore, e una dedica a una delle anime più grandi che Milano abbia visto nascere tra le sue vie. Senza filtro è semplicemente l’espressione di un incontro che per noi è stato scuola ed educazione alla vita, il prodotto di un innamoramento pieno di gratitudine. E tanta ironia, perché l’Alda non avrebbe concesso uno spettacolo fatto di sole liriche e poesia.

Gloria Bondi
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