Antonio Salines festeggia i 40 anni del Teatro Belli tornando sul “suo” palcoscenico per interpretare Barney Panofsky, uno dei personaggi più amati e più odiati della letteratura contemporanea. Creato dalla penna del canadese Mordecai Richler (1931-2001) nel 1997 questo romanzo ha ottenuto un successo mondiale, culminato nel 2010 con la trasposizione cinematografica interpretata da Paul Giamatti.

Barney Panofsky (produttore televisivo di successo) è un ricco ebreo canadese figlio di un poliziotto che, passati i sessant’anni, decide – apparentemente controvoglia – di scrivere una autobiografia. Il motivo che spinge Barney a scriverla è dare la sua “versione” dei fatti che hanno portato alla morte del suo amico “Boogie”, e liberarsi così dall’accusa di omicidio mossagli dallo scrittore Terry McIver, compagno di Barney al tempo del suo lungo soggiorno a Parigi.

Nel corso della stesura delle sue memorie tuttavia i ricordi di Barney diventano via via confusi. Barney è malato di Alzheimer. E così gli episodi del suo passato si intrecciano indissolubilmente con gli avvenimenti del suo presente. E lo spettacolo, così come il romanzo, risulta essere una serie di flashback disordinati: i racconti delle giornate del “vecchio” Barney (acciaccato, abbandonato dalla moglie ed alcolista irrecuperabile), si mescolano alla girandola dei ricordi d’una vita ricca di avvenimenti e incontri straordinari.

Sino al finale, dopo che la malattia ha fatto il suo tragico corso, nel quale finalmente sarà resa “giustizia” al protagonista.

Questo nuovo progetto di Massimo Vincenzi e Carlo Emilio Lerici, autore e regista dello spettacolo, si avvale delle creazioni video di Enzo Aronica, nelle quali scorrono le immagini dei luoghi e dei personaggi della vita di Barney: le tre mogli, l’amico Boogie, il padre, interpretati da Virgilio Zernitz, Francesca Bianco, Fabrizio Bordignon, Gabriella Casali e Monica Belardinelli. Lo spettacolo sarà in scena dal 14 al 23 ottobre.

 

Gloria Bondi
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