Linda, in arte Rick, ha lasciato da anni il marito e i tre figli per realizzare il suo sogno di rock star. Vive a Los Angeles, si veste di pelle e borchie, si trucca pesantemente e la sera, assieme alla sua band, intrattiene il pubblico scarso, attempato e nostalgico di un pub. Per pagarsi da vivere però è costretta a lavorare di giorno come cassiera in un supermercato. Non è più giovane, è costantemente in bolletta ed infelicemente amata dal suo compagno di band, Greg.

Quando l’ex la chiama per dirle che la figlia Julie è stata lasciata dal marito ed è scivolata nella depressione, Linda è costretta a volare a Indianapolis e fare i conti con una realtà – quella dell’ex marito, della sua seconda moglie e dei suoi figli – che ha preso una direzione diametralmente opposta rispetto alla sua.

Con “Dove eravamo rimasti” Jonathan Demme racconta un’America che non è esattamente quella che lui ama, ma lo fa per riscoprirne, tra parole, lacrime e musica, il lato in fondo più umano e vulnerabile.

Linda è ancora fiera di essere un’american girl, ha votato per due volte, pienamente convinta di farlo, George W. Bush. Obama non lo vuole nemmeno nominare e alla rivelazione dell’omosessualità di uno dei suoi figli non reagirà subito in modo politicamente corretto. Ma in fondo gli uomini sono quasi sempre migliori delle loro stesse ideologie. E Linda, di fronte al dolore della figlia tirerà fuori un’umanità e una tenerezza inimmaginabili, nonostante un  contesto in cui è palesemente fuori luogo. Il film di Demme non è una perla di originalità e propone in fondo una storia  già tante volte raccontata. Ma lo fa in modo bello, gradevole, garbato e capitalizza un cast in cui spicca Meryl Streep, di cui mai ci si stancherà di celebrare la mostruosa bravura. Bella però anche la prova di sua figlia, Mamie Gummer, nei panni di Julie, di Kevin Kline in quelli dell’ex marito e di Rick Springfield in quelli di Greg.

La morale è che la compassione e l’amore permettono l’incontro tra mondi impossibili: l’appartamento piccolo e anonimo in cui Linda torna ogni sera e la sontuosa villa del suo ex marito. Un pub scalcinato alla periferia di LA e il raffinatissimo matrimonio green del figlio. La povertà e l’aristocratica opulenza, la vecchia chitarra di Rick e le colazioni perfette di Maureen, la donna che ha preso il suo posto. Un incontro possibile grazie all’umanità di tutti, anche solo per il tempo di un estemporaneo concerto rock.

Gloria Bondi
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