“Medea” di Euripide e  “Orestea/Atridi” da Eschilo sono le due tragedie, entrambe in scena per la regia di Maurizio Panici, che il “Teatro dei due Mari”, insieme a “Argot Produzioni” e “Associazione Teatrale Pistoiese”, mette in scena per il Festival dedicato agli spettacoli classici, che  quest’anno taglia il traguardo dei dieci anni e si sdoppia proponendo due cicli di spettacoli. Si parte con il Festival di Primavera, che si svolgerà in Sicilia dal 22 maggio al 6 giugno nello scenario del teatro greco di Tindari (Messina). A fine luglio  si riprende, sempre al teatro antico di Tindari,  con i il Festival d’Estate, con un cartellone che non si limita solo  alla commedia greco-latina, ma che spazierà dalla danza al teatro contemporaneo.

Quest’anno l’intera compagnia è la stessa per le due tragedie: un unico regista, Maurizio Panici, e due attori protagonisti,  Pamela Villoresi e  David Sebasti. Le traduzioni delle opere così pure la direzione artistica della stagione, portano la firma di Filippo Amoroso. 

Ad aprire la rassegna sabato 22 maggio, alle 19, è l’opera di Euripide “Medea”, celeberrimo personaggio del mondo classico per potenza drammatica, complessità, espressività, modernità. L’eroina ritorna sugli scenari quale incarnazione dell’umana e strenua lotta tra passione e imperturbabilità. Lei è l’orgogliosa consorte messa da parte, la prima donna della storia della letteratura che mette in discussione i rapporti con l’altro sesso, l’anima dilaniata pure dal dissidio di madre che vorrebbe preservare i suoi figli, ma che alla fine uccide vendicandosi, così, del tradimento e dell’abbandono del marito Giasone. Nel cast Pamela Villoresi nel ruolo di Medea, David Sebasti in quello di Giasone, con Renato Campese (Creonte), Maurizio Panici (Egeo), Silvia Budri Da Maren (nutrice), Andrea Bacci (messaggero) ed Elena Sbardella (prima Corifea). Le scene e il disegno dei costumi sono di Michele Ciacciofera, artista di livello internazionale che da tempo ha scelto la Sicilia per vivere. Le musiche sono di Luciano Vavolo.

Domenica 23 maggio, sempre alle 19, tocca invece a “Orestea-Atridi”, tratta dalla tragedia di Eschilo rivisitata dagli interventi drammaturgici di Michele Di Martino. Qui la storia degli Atridi è sì riscritta seguendo l’originaria visione della vendetta come giustizia privata, ma rapportata alle vicende di una “famiglia” di potere e di mafia. Orestea è pure il viaggio compiuto da Oreste verso la maturità: un cammino che ha un parallelismo con quello della società civile che si muove verso la democrazia e il riconoscimento delle leggi e del diritto.

Pamela Villoresi interpreta qui Clitennestra, David Sebasti  è Don Pino, Maurizio Panici è Agamennone con Renato Campese (Mons. Mario), Silvia Budri Da Maren (Elettra), Andrea Bacci (Oreste) ed Elena Sbardella (Cassandra/Ifigenia). Le scene portano la firma di Arnaldo Pomodoro e le musiche quella di Stefano Saletti.

 

Ribadendo quest’anno l’impegno di sempre – ossia quello di coniugare arte e turismo in una Sicilia centro culturale del Mediterraneo – l’ associazione  teatrale indice, in occasione del decennale del Festival, il VII concorso riservato agli studenti degli istituti superiori dell’Unione Europea. I giovani concorrenti possono parteciparvi con uno scritto sui testi teatrali dell’antichità classica e il rapporto di questi con le moderne messe in scena. Le modalità di partecipazione e il bando sul sito  www.teatrodeiduemari.net.

 

Gloria Bondi
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