Orlando sulla Luna aveva perduto il senno: ora, invece, sembra che a non averlo sia proprio il nostro satellite. Questa volta però sta ad un altro eterno sognatore e amante deluso, Cyrano, spiegare alla sua Luna bambina il colore dei fiori, il profumo dell’erba, la sensazione del vento sulla pelle e il sapore dei sentimenti. Ma  come spiegare ad un cieco, un alieno o a un neonato il significato del vivere su questa Terra?

Certe domande ci costringono a raccontare la verità prima di tutto a noi stessi. Il dialogo tra Cyrano e la sua pallida amica si tramuta allora in un monologo interiore: Cyrano parla alla propria coscienza, ricercando quella verità che talvolta le parole stesse celano.

In Cyrano sulla luna, Luca Chieregato e Pietro De Pascalis delicatamente trasportano la scena sulla Luna affidando al poeta spadaccino l’arduo compito di rispondere alle domande più difficili.

Cyrano, morto da poco, ha sempre sognato di andarci, lassù. Ma lei, la Luna, non lo riconosce e fa domande bambine: che cos’è il teatro? E la verità? Cos’è il vento? Hai amato davvero? A riascoltarla così, questa storia, non sembra nemmeno la stessa. A riannodare il filo tessuto dalle parole, una per una… Le parole, appunto. Quante parole, in amore. Cyrano ripercorre tutta la sua storia, naviga lieve nella memoria e ricorda, dimentica, rivive. Si trova costretto a dire tutta la verità, alla Luna, se no lei non risponde. E la verità, cosa dice? Che noi tutti abbiamo paura. Abbiamo così paura dell’amore che ce ne teniamo lontani: lo diciamo, lo scriviamo e lo cantiamo per tenerci al riparo, lasciando che le parole dicano per noi. Ma noi, dove siamo?

In scena c’è solo lui, Cyrano; gli altri sono fantasmi, ombre, guizzi di luce. A fargli compagnia c’è una luce di Luna, una Terra azzurra immersa nel buio da spiare da lontano, e le sue parole: amate, gridate, tenute tra le labbra. Prima di diventare stelle lucenti bisogna tornare indietro, rivivere ancora l’ultima scena, dire la verità. Bisogna cantare le lacrime perché piova su Parigi, per diventare stelle.

In prima nazionale,  al Teatro Leonardo di Milano fino al 13 maggio.

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Di Luca Chieregato – regia Luca Chieregato, Pietro De Pascalis – con Pietro De Pascalis –
scene e costumi Anna Bertolotti – disegno luci Monica Gorla – consulenza musicale Gipo Gurrado

Teatro Leonardo, Piazza Ampere 1, Milano

Dal 5 al 13 maggio

 

 

Gloria Bondi
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