“E’ perfetta. Le va bene tutto quello che io faccio”.  Ruota attorno a questa frase l’amore tra David, rampollo di una potente famiglia di immobiliaristi, e Katie, smagliante ventenne conosciuta per caso e sposata contro i malumori della sua famiglia. Ma le cose non vanno bene come sembra. Perchè il passato di David e in particolare il suicidio della madre avvenuto davanti ai suoi occhi quando era solo un bambino, hanno minato la sua psiche.

 

Così, il desiderio di Katie di capirlo e di vivere da protagonista la sua esistenza di donna non fanno altro che scatenare il suo risentimento e una violenza inarginabile. Fino a quando la donna scompare nel nulla, dopo anni di botte e prevaricazioni, culminate in un aborto imposto a Katie dall’uomo, che non vuole figli.  Con “Love and Secrets” , Andrew  Jarecki porta sullo schermo una storia vera, quella di Robert Durst, rampollo di una ricca famiglia di imprenditori immobiliari, sospettato di aver ucciso la moglie, scomparsa nel 1982, e poi prosciolto dall’accusa. All’epoca fu il più eclatante caso di “missing person” a New York e ancora oggi resta un mistero irrisolto. Jarecki attinge a piene mani dalla letteratura cinematografica di genere (evidentissima la citazione dell’hitchcockiano Psyco), ma non riesce ad andare oltre un pasticcio noir. Con poche eccezioni, la tensione latita e la sceneggiatura fa acqua. E soprattutto il regista non riesce a raccontare in modo interessante tematiche ormai ampiamente sviscerate (ed usurate), quali, ad esempio, la miseria umana di un’alta borghesia intrisa di anacronistici snobismi e luoghi comuni e nella quale l’arroganza viene coltivata di pari passo con l’arte del segreto, dell’ipocrisia  e del silenzio.   Tutto sembra un po’ già visto, stereotipato  e l’insieme non è certamente memorabile. Ryan Gosling e Kirsten Dunst, nei panni dei protagonisti, fanno del loro meglio, ma non salvano il film.

Gloria Bondi

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