Il quarto lungometraggio del regista quebecchese Denis Villeneuve, La Donna che Canta (Incendies), è tra i finalisti nella categoria Miglior film in lingua straniera. La Donna che Canta approda agli Oscar dopo uno straordinario successo di pubblico e di critica e dopo aver fatto incetta di premi e riconoscimenti in tutto il mondo, da Venezia a Toronto, Halifax, Namur, Valladolid, Varsavia e Abu Dhabi.

Uscito nelle sale italiane lo scorso 21 gennaio, La Donna che Canta è distribuito da Lucky Red. Questo film si ispira alla pièce teatrale Incendies del drammaturgo canadese Wajdi Mouawad (presentata al RomaEuropa festival lo scorso autunno) e narra del viaggio alla ricerca delle proprie radici dei gemelli Jeanne e Simon. I due, proprio alla morte della mamma Nawal, scoprono di avere un padre e un fratello in Medio Oriente: capiscono di essere finalmente entrati in possesso della chiave che gli permetterà di decifrare il passato della loro famiglia che era sempre stato oggetto di silenzi e reticenze da parte di Nawal.

In parte finanziato da Telefilm Canada e dalla SODEC (Société de développement des entreprises culturelles du Québec), il film vede nei ruoli principali Lubna Azabal, Mélissa Désormeaux-Poulin, Maxim Gaudette e Rémy Girard. Il regista, Denis Villeneuve, è una delle figure chiave della nuova generazione di cineasti canadesi.

Un altro giovane talento quebecchese è in lizza per gli Oscar, si tratta di Adrien Morot, in nomination nella categoria Miglior trucco per il film La Versione di Barney (tratto dall’omonimo romanzo di Mordecai Richler), girato prevalentemente a Montréal e nel quale il protagonista, Barney Panofsky, interpretato da Paul Giamatti, invecchia di alcuni decenni. Adrien Morot ha curato il trucco di numerosi altri film di successo tra i quali si ricordano C.R.A.Z.Y. e 300.