“Perché facciamo teatro? Perché andiamo a vederlo? Perché ci ostiniamo a difendere questa piccola macchina di invenzioni? Per mestiere? Per vocazione? Per amore? Ancora ci interroghiamo sul senso del nostro stare insieme. Stare insieme come artisti, il senso della nostra fatica, dei nostri sforzi, dei nostri progetti, del nostro ostinarci a raccontare, a produrre, a mostrare, ad inventare, a cercare in qualche modo … di fermare il tempo”.
Il Teatro Libero presenta la stagione 2015-2016. Una stagione effervescente, ricca di titoli e di proposte, come è nella tradizione di questo ormai storico teatro milanese. Una stagione che inizia nel segno di un grande maestro, Giorgio Strehler, a cui Corrado D’Elia, direttore artistico del teatro assieme a Corrado Accordino, dedica Non chiamatemi maestro. E in qualche modo, proprio dalle parole di questo grande prende spunto la considerazione che sembra aver permeato le scelte e il lavoro alla base della creazione di questo programma.
“Giorgio Strehler una volta ha detto: “… Amo il teatro perché è umano!” È l’umanità, dunque, che cerchiamo stando insieme, che fa da collante e che spiega ogni nostro gesto. La difesa della nostra fragilità da una parte, dei luoghi del privato, dell’intimo, dell’emozione e del sogno ma anche e soprattutto la risposta alla brutalità che ci circonda, al brutto, alla violenza, all’ignoranza, ad una visione pratica e opportunistica del mondo. L’arte contro il disumano, dunque. Non come rifugio, ma come risposta forte e decisa, urlata e vibrante, alle devastazioni, alle disarmonie e alle mostruosità che ogni giorno incontriamo sul nostro cammino. Arte e Umanità, dunque”.
Nei mesi successivi la Compagnia Teatro Libero proporrà un altro suo successo, Hard Candy (1-14 dicembre) di Brian Nelson, e due nuove produzioni, Il Calapranzi di Harold Pinter (19 aprile-2 maggio), e Iliade (1-16 luglio), che chiuderà la stagione. Si avvicenderanno inoltre sul palco del Libero compagnie consolidate come Skené Company Milano e La Danza Immobilee progetti estremamente contemporanei come quelli di CHRONOS3. Ci si occuperà di attualità con il Circolo Bergman e di impegno civile con la compagnia Fenice dei Rifiutidi Alessandro Veronese. Immancabile l’appuntamento con il teatro-scienza della compagnia Arditodesìo di Andrea Brunello. A due grandi nomi della cultura milanese, Claudio Abbado e Alda Merini, sono invece dedicate le produzioni degli Eccentrici Dadarò.
Il pubblico avrà anche occasione di incontrare per la prima volta le compagnie che hanno aderito quest’anno a Teatro Libero Liberi Teatri. L’associazione catanese La Memoria del Teatrodi Francesca Vitale e Renato Lombardo, Teatro Invito, trentennale formazione lecchese guidata da Luca Radaelli, N.O.S. – Nuovo Orizzonte Spettacolo. In aggiunta alle produzioni delle compagnie residenti e ai progetti promossi da Teatri Possibili, il cartellone include anche spettacoli che arrivano in ospitalità dal territorio milanese o da altre realtà del panorama teatrale nazionale, come Giorni Dispari Teatro, Oltreconfine di Cesare Gallarini, l’Accademia del Comico, ariaTeatro, Progetto Teatro, PianoInBilico, Effetto Morgana, il Teatro dei Borgia, il Collettivo Singhiozzo e infine Veranda Rabbit.
Il programma completo è disponibile sul sito del Teatro: http://www.teatrolibero.it/news/la-stagione-2015-2016
Ma al di là dei titoli è importante il senso delle scelte. E allora: “dedichiamo questa stagione, se in qualche modo dobbiamo darle una forma, un indirizzo, un percorso, a chi come noi ama le imprese impossibili, gli atti non pratici, le relazioni con gli altri, il fare senza pensare ad un ritorno. A chi, artista o pubblico, è pronto con noi a compiere mille piccoli gesti teatrali. Questa forse è la nostra risposta alla domanda.Perchè non stiamo facendo teatro, stiamo compiendo immensi atti d’amore…”
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