Due donne a confronto, due sconosciute protagoniste di una storia comune che racchiude un universo di passioni, contraddizioni, sbagli e rimpianti. A Michela è mancato il coraggio di dire la verità,  il rimorso ha scavato prepotente dentro di lei ed ora è arrivato il momento di fare i conti con il suo senso di colpa: affrontare il desiderato ma temuto incontro con Elisa.

Elisa, apparentemente vittima del caso e degli uomini, dimostra di voler portare avanti antiche convinzioni, anche se penalizzanti: ha scelto di sostenere una giustizia ingiusta che però, nella sua falsità,  la protegge dal dolore e dall’impotenza di farsi carico di un figlio fortemente colpito dal caso.  Vacilla Elisa, sembra cogliere una apertura alla speranza,  ma non riesce a eliminare un nuovo senso di tradimento.

 

Forse ci sarebbe solo bisogno di una pace che permetterebbe l’accettazione degli sbagli degli altri e dall’altra parte un grande coraggio di ammettere e rimediare ai propri errori. Ma, se esistono dei momenti in cui si può agire e non se ne approfitta, dopo può essere troppo tardi. Tardi, troppo tardi. In scena al Teatro dell’Orologio di Roma, “La colpa”, un atto unico scritto da Marzia G. Lea Pacella con Angela Russian e Silvia Pippia, per la regia di Stefano Genovese. Fino al 16 maggio.

 

Gloria Bondi
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