Siamo nella Napoli del viceregno, nella primavera del 1722. C’è un grande fermento sociale, si attende la venuta del re (Carlo III) con la speranza che possa finalmente mettere un po’ di ordine e ridare slancio ad un territorio vessato da contrasti politici e da rapine perpetrate ai danni della popolazione. Molti intellettuali e critici sono costretti a lasciare la città….

 La commedia ci introduce nell’umile ma dignitosa dimora del prof.Giambattista Vico, modesto professore di retorica all’università, che vive, insieme alla moglie Caterina Destito, massaia analfabeta e a quattro figli, in un modesto appartamento in vicolo della Marra, traversa della famosa Spaccanapoli.

Vico ha grandi problematiche da affrontare sia economiche e sia dovute  dal comportamento deviante del primogenito Ignazio, dedito al gioco d’azzardo e ad una condotta al limite della legalità.

Ma le cose potrebbero cambiare: si presenta l’opportunità di sostenere un concorso per l’accesso alla cattedra di Diritto, molto più prestigiosa e molto più remunerosa: occasione unica, irripetibile per il professore, in procinto di dare alle stampe un monumentale studio filosofico Scienza Nuova, dal quale si attende una meritata fama.

Ma non supera la prova e di conseguenza crolla il suo castello di sogni…….In questa situazione di disagio matura una grande avversione per la sorte e un senso di rifiuto per la società del suo tempo, che non lo capisce e non lo apprezza.

La commedia coglie questo particolare momento di frustrazione e di malinconia di Vico presentandocelo nella sua dimensione domestica alle prese con i problemi quotidiani e al ritorno della prova fallimentare del concorso. Mette anche in risalto gli aspetti fondamentali della sua filosofia che vengono dibattuti insieme a quelli del suo più acerrimo e agguerrito avversario: Cartesio. Mentre Vico cerca di appisolarsi gli appare nel sonno e prende la consistenza di un incubo: dando vita così, ad un incontro scontro dialettico attraverso il quale  i due grandi danno sfoggio di capacità di retorica, di profondità di pensiero nella consapevolezza entrambi del loro ruolo storico e sociale.

In scena al Teatro due Aldo Nicolaj (vicolo due macelli 37 tel. 06/6788259) dal 14 al 25 aprile. Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21 domenica ore 18,  lunedì riposo. Biglietti euro 15 intero, euro 12 ridotto.


Associazione Culturale

Teatro Studio 12

Diretta da Isabella Peroni

(in collaborazione con Ass. Cult. Teatro Due Roma)

Presenta Al Teatro Due Roma Sala Aldo Nicolaj dal 14 al 25 aprile CORSI E RICORSI (…E CONCORSI)

Ovvero: miserie e risentimenti del Prof.Giambattista Vico, napoletano Di Raffaele Aufiero con Loredana Martinez, Antonio Tramontano Barbara Chiesa, Gerry Ghepardi Rosario De Martino (batteria) Simone Maggio (clavicembalo)

Costumi Isabella Rizza  Luci  Alessandro Raffaeli Allestimento a cura di

Marco Lucchesi

Ufficio Stampa Valeria Buffoni

Tel.06/60654876 347/4871566 valebuf@yahoo.it

Stefano Polidori
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