Appuntamento da non perdere al teatro Due, che dal 1° al 17 aprile verrà rappresentato Lei lo fa ancora? omaggio all’indimenticabile drammaturgo Aldo Nicolaj. Con le sue opere ha accompagnato l’evoluzione storica e sociale della seconda parte del ‘900, riuscendo ad osservare la realtà, con acuta ironia. Ha saputo sperimentare stili diversi, passando dal simbolismo al neorealismo, dal surrealismo al teatro della crudeltà, fino ad arrivare al teatro dell’assurdo.
Amato e rappresentato in Italia e all’estero, le sue commedie sono state tradotte in 25 lingue. (“Classe di ferro” e “Farfalla….farfalla…” sono considerate dei classici in Russia. A Tokio “Il mondo d’acqua” è uno dei pochi testi italiani rappresentato, in Argentina per diversi anni è andata in scena “Non era la quinta, era la nona”.)
Nel ritrarre le sue figure Nicolaj appare sempre spettatore divertito del gioco che mette in atto, i suoi personaggi sempre attuali e mai volgari, vittime e carnefici insieme, ci fanno sorridere, ma soprattutto riflettere.
Dirette da Giuseppe Venetucci, Elisabetta Carta, Nunzia Greco, Loredana Martinez, Carmen Onorati, interpreteranno sette protagoniste femminili del teatro dell’autore piemontese. La pièce Lei lo fa ancora? nasce dalla rivisitazione di sette monologhi (“l’incidente”, “il telegramma”, “N.N.l’uomo”, “La clausola”, “Voglia d’angelo”, “Nozze coi sassi”, “Sale e tabacchi”) che affrontano il rapporto di coppia: storie di donne che raccontano l’amore, la disperazione, la rivincita, la solitudine, la rivalsa, la passione.
Ogni personaggio, diverso l’uno dall’altro, per estrazione sociale, per carattere, ma ricco di umanità, sarà rappresentato da ogni singola artista: un poker di attrici darà vita ad uno spettacolo divertente, pungente ed emozionante.
NOTE DI REGIA
Aldo Nicolaj nasce a Fossano in provincia di Cuneo nel 1920. Laureatosi in Lettere con una tesi su George Bernard Shaw, scrittore dal quale catturerà un certo garbo salottiero, inizia a viaggiare come addetto di Ambasciata in tutti i paesi perseguitati dalla guerra.
Tornato in Italia nel 1948, sempre più convinto che la sua vita era invece il teatro, continua a scrivere copioni, che otterranno successo però solo all’estero in Francia, Austria, Germania, Russia, America latina, dove le sue opere sono sempre in cartellone. Autore di dialoghi e situazioni delicate, il suo teatro, fatto di “atmosfere” e notazioni psicologiche, ha quindi vita difficile in Italia. Drammaturgo versatile ha avuto, proprio grazie a queste esperienze all’estero, un’apertura verso l’Europa straordinaria.
Osserva tutto con ironia e con un umorismo, lievemente amaro, con un tocco di umanità; ricostruisce ambienti piccolo borghesi analizzando acutamente personaggi, situazioni sempre reali; ma la quotidianità è sempre soffusa di un certo soffio poetico, lirico, di un dialogo leggero, retto a volte con abilità virtuosistica. In chiave ironico-sentimentale, fissa tutto ciò che accade intorno a lui con sguardo a volte ingenuo che coglie le passioni, le fruga, le sviscera, le penetra.
Il senso della solitudine che permea tanti suoi lavori teatrali, si esplica ancora meglio nei suoi numerosi monologhi, ove Egli osserva con occhio acuto e penetrante, a volte anche spiritoso, i suoi personaggi, veramente autentici, a volte pittoreschi. Con uno stile essenziale, una sobrietà di espressione e misura nella parola, l’Autore raggiunge un’intensità nel dialogo, con punte di malinconia e di umorismo che può arrivare a rasentare il farsesco.
La nostra scelta è caduta su alcuni monologhi “Il Telegramma”, “L’incidente”, “La clausola”, “Voglia d’angelo”, “Sali e tabacchi”, “Nozze coi sassi”, “N.N. L’uomo”, che esaltano quanto detto, ove i personaggi tutti femminili, sono ben tratteggiati e animati da un vero dinamismo teatrale.
Le sette protagoniste: Laura, Linda, Giacinta, Liliana, Olimpia, Caterina, Franchina, con i loro sfoghi, le loro paure, i loro rimpianti, i loro umori, i loro rancori, le loro inquietudini, le loro ossessioni, si fondono qui in un solo personaggio, interagendo tra loro, dialogando da un personaggio all’altro, perché tutte accomunate da sentimenti universali affini, creature perlopiù chiuse in un clima di fatalità, da cui trapela il senso forse rassegnato della vita che aveva Nicolaj, ed in cui necessariamente l’uomo viene lasciato in secondo piano.
Giuseppe Venetucci
L’associazione culturale Studio 12 Diretta da Isabella Peroni presenta lei lo fa ancora? Omaggio ai 90 anni di ironia di Aldo Nicolaj con Elisabetta Carta, Nunzia Greco, Loredana Martinez, Carmen Onorati Al pianoforte Andrea Calvani scene e costumi Cabiria D’Agostino luci Sandro Raffaeli regia Giuseppe Venetucci. Lo spettacolo rientra nel Progetto Speciale Teatri 2010/2011: “Autori: memoria del nostro futuro” realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e del Centro Storico di Roma Capitale Teatro Due Dal 1° al 17 aprile.
In scena al Teatro Due Sala Aldo Nicolaj (Vicolo Due Macelli 37 tel.06/6788259 www.teatrodueroma.it) dal 1° al 17 aprile. Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 18. lunedì riposo.
Biglietti intero euro 15, ridotto euro 12.
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