L’ultimo grande testo di William Shakespeare, per molti un testamento, ma anche l’inizio di una nuova era. Oggi più che mai il sapere determina il controllo su tutto quello che si muove. Prospero ha il potere della conoscenza, è l’uomo che da’ un nome alle cose, le fa esistere o le nega, è artefice della percezione di una realtà che continuamente ci sfugge e che ha bisogno di essere letta e decifrata.
Maurizio Panici affronta l’ultima fatica del drammaturgo inglese William Shakespeare offrendone una lettura che s’interroga sul contemporaneo e ne sviscera limiti e potenzialità. Il mago Prospero, l’innocente Miranda, il mostro Calibano, lo spiritello Ariel, l’usurpatore Antonio, l’ingenuo Ferdinando, Alonso il re di Napoli, il buffone Trinculo, l’ubriacone Stefano sono metaforicamente intrappolati nello spazio di una discarica, area di disordine, violenza e confusione morale, deposito di rifiutati, buco nero disgraziato e melmoso ma allo stesso tempo terreno di nuove possibilità. La parola diventa strumento di riscatto, Il naufragio atto necessario di rinascita, la tempesta specchio di una situazione prepotentemente attuale: duchi e mozzi, signori e poveracci convivono e s’intrecciano su uno stesso sfondo, questi ultimi espropriati dal potere sovversivo della parola. Importante produzione targata Argot Produzioni, La Tempesta sceglie di debuttare al Teatro Argot Studio, storico spazio di innovazione teatrale romano e si avvale di due protagonisti d’eccellenza: Luigi Diberti è Prospero, Piergiorgio Bellocchio è Calibano, affiancati da un cast di giovani e talentuosi attori come Matteo Quinzi, Claudia Gusmano, Valentina Carli, Riccardo Sinibaldi, Antonio Randazzo.
In scena al Teatro Argot di Roma fino al 20 di novembre.
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Teatro Argot Studio, Via Natale del Grande 27, 00153 Roma. Tel. 06.5898111
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