Torna Tramedautore, Festival Internazionale della Nuova Drammaturgia, giunto quest’anno alla sua XV edizione, e suddiviso quest’anno in due parti. In occasione di Expo Milano e per valorizzare la ricchezza e la molteplicità culturale del nostro paese, la prima parte del festival, da martedì 21 a domenica 26 luglio sarà dedicata al Teatro delle Regioni, con artisti che hanno costruito il proprio percorso a partire dal rapporto con il territorio e con la lingua. La seconda parte, invece, avrà luogo a settembre, da venerdì 11 a domenica 20 e sarà dedicata a La Cina e le sue grandi trasformazioni.
Curata da Outis, con la direzione artistica di Angela Calicchio e Tatiana Olear,la kermesse si apre con una giornata dedicata al grande drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, autore di culto dalla voce lirica e beffarda, con video, testimonianze e approfondimenti e il debutto, in forma di mise en éspace, di Il rione, suo primo testo, finora inedito, appositamente ridotto da Gian Maria Cervo con la regia di Monica Nappo.
Mercoledì 22, spazio ai gruppi più giovani e all’innovazione con l’ironica FELICI ma furlans – LIVE, versione dal vivo della serie web, già cult, creata da Alessandro Di Pauli e Tommaso Pecile, anche in scena. Si continua giovedì 23 con la scanzonata comicità toscana di Antonello Taurino con il suo Trovata una sega!, commedia “per uomo e proiettore”, dedicata ai 130 anni dalla nascita di Amedeo Modigliani e ai 30 anni dalla beffa livornese delle sue false teste, scherzo del secolo messo su da due studenti di storia dell’arte.
Venerdì 24 la scena è tutta per l’umorismo nero e raffinato di Piccolo Mondo Alpino, spettacolo rivelazione dei fratelli veneti Marta e Diego Dalla Via, vincitore del Premio Kantor 2010, vite annoiate di montagna, dai dialoghi nevrotici e spassosamente cinici. Una “sacra famiglia” incorniciata in un quadro senza tempo è protagonista, sabato 25, di Liberata, testo e regia di Nicola Bonazzi produzione Compagnia del Teatro dell’Argine.
Il focus sul Teatro delle Regioni si conclude domenica 26 con l’omaggio ad un altro grande drammaturgo scomparso, il palermitano Franco Scaldati, narratore di un’umanità ai margini dentro storie forti e dure, capace di riformulare il dialetto palermitano in una matrice poetico/drammaturgica. Come d’abitudine, non mancheranno incontri e conferenze di approfondimento. Tra queste si segnala giovedì 23 alle 17 la conferenza sulla drammaturgia polivocale con Paul Castagno, eminente figura accademica internazionale specializzato nello studio dell’impiego dei dialetti, degli slang e dei gerghi nelle strategie drammaturgiche. Coordina il drammaturgo Gian Maria Cervo.
Per maggiori informazioni www.outis.it
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